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Problemi di stitichezza? La soluzione c’è!

Dr. Angelo De Luca – Proctologia oggi

Specialista in Chirurgia Generale – Dottore di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica Chirurgo Colon – Proctologo

La stipsi è una condizione molto frequente nella popolazione; l’utilizzo di lassativi può compromettere il funzionamento dell’intestino e portare alla formazione di malattie quali la melanosi colica. Molte persone, soprattutto le donne, sono affette senza saperlo dalla cosiddetta “defecazione ostruita”, cioè dall’impossibilità di andare di corpo in maniera naturale: si ha una vera e propria difficoltà ad espellere le feci. Quali sono i sintomi?

  • defecazione solo dopo aver preso lassativi o clisteri;
  • defecazione favorita manualmente utilizzando le dita;
  • sensazione di svuotamento incompleto;
  • tempo prolungato oltre i 15 min per favorire la completa defecazione;
  • perdita involontaria delle feci;
  • dolore tra gli organi genitali e l’ano.

Quando si riesce ad andare di corpo solo con l’aiuto di clisteri, lassativi o con manovre manuali e sforzo defecatorio, è necessario procedere ad una visita specialista dove, perlopiù, si riscontra un cedimento del retto che ostacola l’uscita delle feci, come se fossero intrappolate in una sacca, impedendone la normale espulsione. Il rimedio è quello di togliere chirurgicamente questa parte di retto con una tecnica chirurgica mini-invasiva appositamente studiata. Il suddetto trattamento viene eseguito presso centri specialistici con il chirurgo dedicato in anestesia spinale o generale e per via transanale, cioè dall’ano, della durata di circa 40 minuti, consentendo di trattare in modo completo e con successo la patologia. Viene ripristinata la continuità muscolare dell’ampolla rettale e si ottiene un passaggio nuovamente libero per le feci.
E dopo?
Il dolore post operatorio è minimo, dato che l’intervento viene effettuato all’interno del canale ano-rettale, privo di fibre nervose. I fastidi al momento della defecazione nelle prime settimane post intervento sono ridotti e si possono trattare con comuni analgesici. La degenza media è di 3 giorni e in genere dopo circa 7-8 giorni si ritorna alle proprie normali attività.

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